mercoledì 30 agosto 2017

#16 GUIDA VISTO

Ciao a tutti ragazzi!
Sono arrivata da qualche giorno in America e ho finalmente un attimo libero per pubblicare la bozza del post sul visto, che ho scritto mesi fa.....enjoy!



Cioccolata calda, penna e una pagina bianca: gli ingredienti perfetti per cominciare a scrivere.



Come vi avevo promesso vi illustrerò brevemente, ma spero esaurientemente, i vari step per l'ottenimento del visto.

Tutto è cominciato con l' e-mail di you abroad che mi avvertiva che entro una settimana sarebbero arrivari per posta i documenti con cui incominciare la pratica del visto.

Così è stato e quindi abbiamo proceduto al pagamento della tassa SEVIS ( di ….. euro) e a prenotare l'appuntamento in ambasciata.

Personalmente ho avuto qualche problema con il pagamento della tassa consolare in quanto non accettava la carta prepagata e abbiamo quindi dovuto ripiegare sul bonifico bancario.

A questo punto dovrete rispondere ad alcune domande (avete mai richiesto questo visto, siete mai stati negli states...) e infine stampare la pagine di prenotazione dell'appuntaento.

Giunto il giorno stabilito (cercavo di ometterlo, ma il mio è stato il 27 giugno....un bel po' di tempo fa) e dopo aver controllato per la centesima volta di aver tutti i documento mi sono recata all'ambasciata di Firenze.

Sveglia alle 6.30, veloce colazione e mi sono precipitata alla fermata del bus con in una mano un sacchetto della spesa e nell'altra una bottiglietta dell'acqua.



Vi chiederete il perchè della busta della spesa.

Penso sia giunto il momento di sfatare un mito.

Il giorno precedente all'appuntamento lessi alcuni post sull'argomento per sapere cosa potevo o non potevo portare.

A una ragazza, all'ambasciata di Milano, non avevano fatto introdurre nemmeno la borsa e così aveva dovuto pagare un deposito.

Io, che mi rifutavo di farmi rubare 5 euro e che non avevo nessuno ad accomoaganrmi, ho pensato bene di mettere i documenti in una busta della spesa che poi avrei infilato nei jeans.

Adesso posso tranquillamente dirvi che ho fatto la figura della barbona per niente.

Infatti potevi portare TUTTO ad eccezione del computer, QUALSIASI borsa andava bene!

Questo per evitarvi l'imbarazzo di essere circondata da un sacco di funzionari tutti vestiti bene e poi ci sei tu...con la borsa della spesa e la tua bottiglietta d'acqua.



Torniamo a noi.

Mentre mi recavo a prednere il bus, dentro di me mi rallegravo per il frescolino che c'era, ma dopo una rapida occhiata al cielo mi accorgo che invece di essere felice forse sarei dovuta nadare a prensere un ombrello.

Peràormai ero furoi,sensa chuavi e con mio fratello che dormiva e decidodi rochiare.

Mentre sono in bus embra scatenarsi il diluvio universale e i immagino gà entare in amabaxiata zuppa fino ai piedi, grondante d'acqua e con saldo in mano ilsachheto della spesa.

Ma fortuntamnete una volta arrivarat alla fermata era tornato ilsereno.

Sono arrivata all'ambasciata con largoanticipo (1 ora..), e mi sono messa ad aspettare davanti.

Dopo un po', non avendo niente da fare, penso bene di fare una foto all'ambasciata.

Mentre sono in procinto di estrarre il telefono dalla tasca sento una poliziotta gridare e rincorrere un tizio.

Mi immaginavo già i peggio scenari, (che potesse essere un attentatore?!) per poi scoprire che cosa aveva fatto di tranto grave da provocare il delirio generale: aveva scattato una foto all'ambasciata.

Ebbene sì. È proibito farlo. Mentalmente ho rtingraziato quel tizio e ho riposto velocemnte il telefono in tasca.

Il tempo passa e ancora non si vede nessuno. Finalmente dopo unpò una poliziota, la stessa che aveva rincorso il signore, micheide se sono lì per il visto e alla mia ripsota affermativa mi accomoagna al lato dell'edificio, dopo c'era la fila per i richideneti dei visti.

A mia difesa posso dire che quando sono passata, essenod molto i anticipo, ancora non c'era. Tranquilli non sono così svampota.Alle 8 è cominciato l'appello e ci hanno assegnato un numero relativo ad un gruppo.

Così quando ha chiamato il 3, insieme a circa altre 5 perosne, mi sono diretta al portone dell'amabascita, dove ci hanno fatto mettere in fila indiana.

Una polizziota ci faceva entrare ad uno a uno, dopo aver comunicato che stavamo entrando.

Arrivato il mio turno mi viene chiesto il passaporto e mi dirigo verso la sala controlli. Lì devi passare sotto al metal detector, come in aereoporto.

Poi, vedendo la presenza della bottiglietta, miha detto che se era sigillata poteva passare sennò varei dovuto berne un sorso.

Benchè sia rimasta un po' interdetta da tale richiesta ho bevuto e sono così potuta entrare in una sala d'aspetto dove una ragazza ha controllato i miei documenti, dividenod quelli che dovevo dare all'adetta a quelli che non era necessario presnetarle.

Mi siedo quidi accanto ad un altro exchange e rimanianmo a bocca aperta di fronte alla mole di gente che c'è nella stanza accanto.

Fortunatamente dopo poco scoprimao che loro sono per l colloquio, mentre noi siamo ancora in fila per il ritiro dei documneti.

Mi dirig quindi ad uno sportello dove un'addeta, parlando in italiano (all'inizio mi ero illusa che fosse quello il colloquio e di aver avuto la fortuna di farlo in italianp...)

Dopo essermi resa conto che non era quello mi sono quindi seduta nella sala d'aspetto per il colloquio.

Ero sicura che non avrei capito quando toccava a me dato che ci chiamavano pronunciando i cognomi in una maniera stranissima e a bassa voce.

Dopo poco, mentre ero comodamente spaparaznata sulla sedia perchè avevo un sacco di persone prima di me sento dire “rigi” e quindi afferro il mio sacchetto e corro allo sportello del colloquiio (solo io me lo immaginavo in una stanzita, seduti e con un addetta che dall'altra parte della scrivania ti faceva una sfilza di domande?)

In ogni caso, superato l'impappinamento iniziale, è anadata bene, mi ha solamente chiesto dove andavo (a saperlo...) e se ero mai stata negli usa ( sì 2, volte).Poi mi ha detto che avevo superatoil colloquio (si dice cosi?) e tutte le indicazioni su come ritirarlo.



Se hai letto tutto fin qui, complimenti, sei stato davvero coraggioso.

in ogni caso questo post è già abbastanza lungo ( e spero anche utile) quindi vi saluto.

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